NUTRIZIONE E SPORT: I consigli dell’esperto – Prof. Marco De Angelis

02.05.2014 19:29

CANOTTAGGIO - FUORI TUTTA 

 
Il Canottaggio è probabilmente la disciplina sportiva più massacrante che esista, in quanto porta al massimo, oltre allo sviluppo di forze elevatissime con i maggiori gruppi muscolari, sia il loro metabolismo aerobico che quello anaerobico. Gli allenamenti, di conseguenza, mirano molto spesso a spingere al massimo ora l’uno, ora l’altro, e a volte entrambi. Indubbiamente quindi è una disciplina ove è essenziale che la nutrizione sia “perfetta”, dovendo fornire sia l’energia, tantissima, sia tutti i componenti necessari a far girare al massimo i vari metabolismi, a recuperare velocemente, a riparare gli elementi usurati, a costruirne di nuovi (muscolari, enzimatici, mitocondriali, vascolari, cardiaci).
 
Il primo elemento quindi che deve abbondare nell’alimentazione del canottiere è l’energia, sotto forma di carboidrati e di grassi “buoni”. Come sempre, la sua introduzione deve essere assicurata prevalentemente prima dell’allenamento. Per allenamenti particolarmente lunghi ed intensi, come sono quasi tutti quelli del canottiere, c’è anche bisogno di un apporto energetico durante l’allenamento, chiaramente fornito da bevande a bassa concentrazione (osmolarità) perché siano assimilate velocemente. Inoltre, non essendoci categorie di peso (e quindi mancando l’assillo del peso), è anche importante che segua immediatamente l’allenamento per ricostituire al più presto le riserve energetiche del glicogeno muscolare, necessarie per l’allenamento successivo. 
 
Essendo uno sport molto “muscolare”, ove la componente forza ha un ruolo fondamentale, le proteine devono essere sempre presenti in tutti i pasti, in presenza variabile ma sempre molto ben rappresentate in particolare nei pasti che seguono gli allenamenti, specialmente se molto intensi. Le proteine è bene che siano di fonte diversa per un assorbimento più costante e ben distribuito. I pasti che precedono gli allenamenti devono essere completi e bilanciati ma, al tempo stesso, molto velocemente digeribili. 
 
Il fabbisogno vitaminico minimo, per supportare i vari metabolismi, che deve essere rapportato alla spesa energetica dell’individuo, nel caso del canottiere, che consuma mediamente 4-6000 Kilocalorie al giorno (il doppio/triplo di un soggetto medio), deve essere proporzionato a questa e quasi sempre, non potendo essere assicurato da cibi tradizionali, assicurato da una supplementazione per evitare che si trovi in uno stato carenziale che ne comprometterebbe la salute, oltre che la resa sportiva.

 

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